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Una storia
che parte da lontano...

Luigi Spoletini, classe 1937, comincia la sua avventura nel campo tipografico nei primi anni Cinquanta, allorché, tornato a Roma da Alba (CN), fresco di diploma di media inferiore e una specializzazione da linotipista, conseguita presso il Collegio della Società San Paolo, inizia a lavorare presso diverse stamperie commerciali, ricoprendo mansioni di compositore a mano e a linotype.

Sul finire degli anni Sessanta, approda al quotidiano romano “Il Giornale d’Italia” in veste di impaginatore, conseguendo l’attestato come tecnico di fotounità, l’innovativo sistema di composizione tipografica realizzato con mezzi elettronici e fotografici alternativi al piombo. Il rapporto lavorativo con la testata giornalistica si conclude nel 1976, quando l’industriale Attilio Monti, proprietario del giornale, decide di cessarne la pubblicazione a causa delle difficoltà economiche in cui versa la società editoriale. ​​​​​​

La fotocomposizione è una realtà che fatica ad esplodere, la stragrande maggioranza delle tipografie romane gli preferiscono ancora il piombo, ragione per la quale, alla soglia dei quaranta anni, decide di mettersi in gioco, tentando la strada dell’impresa individuale.

​Il 20 aprile 1977, apre la sua azienda di linotipia e tipografia, la Lino-Tipo Spoletini. Tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, arriva a servire come linotipia, più di 50 attività tipografiche. Nel frattempo, l’azienda, opera anche nel campo della stampa, soprattutto quella editoriale, producendo diverse riviste e libri.

Il successo ottenuto, dipende dalla qualità, dalla serietà e da una esclusiva capacità di saper comporre in 7 lingue differenti, tra cui lo slavo e il polacco. Particolarità che porterà l’azienda a lavorare per diversi ordini monastici e associazioni culturali con ramificazioni all’estero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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​Nel 1990, Luigi Spoletini, sempre attento alle innovazioni tecnologiche, opera una vera e propria rivoluzione nella metodologia lavorativa. È tra i primi a Roma, ad introdurre nel processo produttivo i computer Macintosh, che sostituiranno le linotypes.

Nel 1991, avviene l’ingresso in società del figlio Flavio, che, prima apprenderà gli insegnamenti del padre nella composizione grafica e poi svilupperà le sue capacità nella grafica pubblicitaria.

Flavio, rileva l’azienda nel 1997, potenziando il settore stampa con l’introduzione della celeberrima off-set Heideilberg GTO. Il terzo millennio consolida l’azienda, che oltre a produrre stampati di ogni genere, con un occhio sempre attento all’editoria, sviluppa sempre maggiormente il settore grafico, secondo le richieste del mercato.

L’introduzione della stampa digitale, è l’ennesima operazione volta a stare al passo coi tempi. Nel 2010, la tipografia è stata scelta dall’Istituto Tecnico di Grafica “Confalonieri De Chirico”, come collaboratore nel programma di formazione e introduzione al lavoro degli studenti.

Nel dicembre del 2011, il Comune di Roma, premia la qualità e i risultati raggiunti, conferendo all’azienda il titolo di Maestri Artigiani e donandogli la “Fontanella d’Argento”.

Ad oggi, la Tipografia Spoletini, questo il nome assunto dal 1997, si distingue nella introduzione di particolari lavorazioni, non più solamente su carta, e nella riscoperta di antiche metodologie artigianali nella nobilitazione degli stampati: come la stampa di colori a caldo e il rilievo a secco. ​ ​

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Luigi, al “Giornale d’Italia”, 1975
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Sulla linotype, 1980
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Flavio, col primo Mac , 1991
1994
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Premiazione “Maestri Artigiani”, 2011
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Luigi Spoletini, premiato dall’assessore Sbordoni e dal Presidente dells Commissione Commercio Cassone
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Premiazione “Maestri Artigiani”, 2011
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